Sos sanità pubblica: stop a definanziamento. Professione sempre meno attrattiva e carenza di personale più allarmante

“Anche la Fondazione Gimbe conferma ciò che la Uil-Fpl sostiene da tempo: il definanziamento della sanità pubblica è la vera emergenza del Paese”. Così Rita Longobardi, Segretaria Generale Uil-Fpl Nazionale che prosegue “il Governo non può continuare a nicchiare: servono soluzioni definitive e strutturali per garantire la dignità del lavoro dei professionisti sanitari e per salvaguardare il diritto alla salute, pubblico e universale, di tutti i cittadini. La mancanza di risorse in sanità si riflette anche sulla poca attrattività delle professioni sanitarie. Il record negativo di candidati al test di ammissione per Scienze infermieristiche (21.250 giovani presentati per 20.714 posti disponibili, un rapporto di 1:1, contro un rapporto di 3:1 fino a 10 anni fa) conferma la nostra preoccupazione per la tenuta del SSN e rafforza il nostro reiterato allarme sulla carenza di personale (almeno 70mila operatori) che rende i turni di chi è operativo massacranti, stressanti e insostenibili, poche chance di crescita professionale e sempre maggiori aggressioni subite. Attingere dall’estero per colmare il divario – conclude la Segretaria – non può essere la soluzione. Servono invece risorse adeguate per il rinnovo del Ccnl per allineare i salari alla media Ue, un piano straordinario di assunzioni, un’organizzazione del personale efficace ed efficiente e la dotazione di strumentazioni appropriate alle mansioni svolte. Siamo di fronte all’ennesimo grido d’allarme che si leva unanime in difesa della sanità pubblica. Cosa aspetta, dunque, questo Governo ad intervenire con risorse adeguate  e riforme strutturali per frenare il declino del SSN e garantire eguaglianza, equità ed appropriatezza delle cure a tutti i cittadini?”