Ieri, presso la sede nazionale di Federcasa, è ripresa la trattativa sul rinnovo del CCNL 2022/2024, dopo l’ultimo incontro dello scorso 4 aprile. La nostra Organizzazione Sindacale, come da intese con la parte datoriale, unitamente a FP CGIL e CISL FP, ha trasmesso in data 8 maggio la minuta di contratto contente tutti gli aggiornamenti normativi, sia quelli già accordati con la parte datoriale, che quelli rivendicati dalle OO.SS. e non ancora accolti da Federcasa, quali, a mero esempio, il rimborso della Cassa Geometri e la classificazione del personale oltre ad altri aspetti normativi di prevalente importanza per i lavoratori.
In occasione dell’incontro, ci saremmo aspettati che la delegazione trattante di parte datoriale ci anticipasse le proprie considerazioni in merito al documento che, invece, ci ha proposto di discutere passo a passo, senza pronunciarsi con una proposta seria e concreta di aumento sul tabellare superiore al 6%.
La UIL FPL ha ampiamente rivendicato il diritto dei lavoratori del comparto ad avere un incremento salariale che tuteli realmente il potere di acquisto attuale, anche in virtù del fatto che il continuo impoverimento dei salari dei dipendenti Federcasa sta registrando la reale inappetenza di questo contratto di lavoro.
Rivendichiamo la dignità economica del nostro contratto, che non può continuamente essere barattata con la crisi del sistema casa.
Per questo abbiamo ribadito nuovamente la nostra disponibilità ad intervenire con la politica, sia a livello regionale che nazionale, perché il sistema casa non resti un problema delle aziende e, soprattutto dei lavoratori del comparto, sui quali vengono scaricati, in termini economici, i problemi del sistema.
Ci saremmo aspettati un passo in avanti concreto da parte di Federcasa, passo che non è arrivato. Ribadendo pertanto l’irricevibilità del 6% sul tabellare, che ricordiamo, ha valenza erga omnes, abbiamo chiesto alla parte datoriale di formulare a breve una proposta concreta di aumento che permetta la ripresa reale e stabile della trattativa.
In ultimo la parte datoriale ci ha comunicato di volere procedere unilateralmente, a decorrere dal mese di giugno, a corrispondere un aumento dell’indennità di vacanza contrattuale portandola al 4,3%. Come OO.SS. abbiamo ribadito che questa decisione, in ogni caso, non risponde alle legittime istanze di lavoratrici e lavoratori di vedersi riconoscere un adeguamento delle retribuzioni volto a tutelarne il reale potere di acquisto, ricordando che l’IVC rappresenta un anticipo provvisorio rispetto a questo triennio 2022-2024 di mancato rinnovo contrattuale, che verrà poi “scalato” rispetto all’effettivo aumento di contratto.
L’obiettivo della UIL FPL, in rappresentanza delle lavoratrici e dei lavoratori, è sicuramente quello di sottoscrivere il rinnovo contrattuale, a condizione che lo stesso garantisca condizioni economiche adeguate e che non sottovaluti le competenze professionali dei lavoratori di questo settore.
Per questo attendiamo che Federcasa formuli una proposta che ci permetta di fare valutazioni concrete.