“Nell’incontro di ieri sul proseguo delle trattative per il rinnovo del CCNL Sanità pubblica, l’Aran ha reso note le risorse a disposizione, 1 miliardo e 640 milioni (comprensivi dei 200 milioni vincolati al personale in servizio nei Pronto Soccorso) che corrisponderebbero a 160 Euro medi lordi di aumento, di cui già 80 Euro erogati con l’indennità di vacanza contrattuale. Con queste risorse, per la Uil-Fpl è impossibile apporre la firma per il rinnovo contrattuale del comparto”. Così Rita Longobardi, Segretaria Generale Uil-Fpl.
“Nel triennio precedente sono stati erogati complessivamente 1 miliardo e 690 milioni (comprensivi dello 0,22% e dello 0,55% per incremento fondi e progressioni verticali), quindi per questo rinnovo sono ben 50 i milioni stanziati in meno. Un aumento medio retributivo intorno al 6% a fronte di una inflazione cumulata tra il 2021-2023 pari al 16.1%, con la conseguente perdita del potere d’acquisto del 10%. Un’ulteriore batosta per le lavoratrici e i lavoratori della sanità pubblica, che invece meritano una piena valorizzazione economica e professionale” prosegue Longobardi, che conclude “per la UIL-FPL con queste risorse è impossibile rinnovare il contratto. La nostra Organizzazione non si alzerà dal tavolo della trattativa fino a quando non verranno soddisfatte le nostre richieste”.