Report Coordinamento Nazionale OSS sull’istituzione della figura dell’Assistente Infermiere

REPORT COORDINAMENTO OPERATORE SOCIO SANITARIO (O.S.S.)

 

Il giorno 09/10/2024 si è riunita la Segreteria Nazionale con i Segretari Regionali, il Coordinamento O.S.S. e una rappresentanza del Coordinamento Infermieri con all’Ordine del Giorno:

 

– Discussione sull’introduzione della figura dell’Assistente Infermiere – Valutazione delle implicazioni pratiche e giuridiche

– Decisioni e azioni future

 

Sintesi della Discussione:

 

La riunione è stata aperta con una panoramica sul sistema sanitario italiano, che sta affrontando da anni gravi difficoltà a causa della mancanza di interventi strutturali volti all’aumento sia delle risorse economiche che di personale qualificato. Una delle soluzioni che questo Governo ha preso in considerazione per tamponare l’emergenza è l’introduzione di una nuova figura professionale: l’assistente infermiere.

Istituita con il Decreto liste d’attesa, la revisione è stata sancita dalla Conferenza Stato-Regioni.

L’obiettivo principale come più volte dichiarato dalle stesse Regioni, è quello di coprire le carenze del personale sanitario, nelle strutture pubbliche, private e socio sanitarie.

Tutto ciò è inaccettabile: di certo non si risolve così il problema della poca attrattività della professioni sanitarie, delle pessime condizioni di lavoro in cui versano gli operatori, sviliti, sottopagati, demotivati, spesso aggrediti.

 

Sono state espresse preoccupazioni sul fatto che l’introduzione di personale con una formazione inadeguata possa potenzialmente compromettere gli standard qualitativi dell’assistenza fornita ai pazienti e al contempo si possa configurare una possibile svalutazione del ruolo degli infermieri.

Il nostro ruolo e compito, come sindacato delle persone, è proteggere fortemente la qualità dell’assistenza sanitaria e puntare sempre di più sulla necessità di riforme strutturali del sistema sanitario per affrontare e risolvere le enormi criticità presenti.

Non è necessario inventare nuove figure per contrastare l’emergenza di personale qualificato e riteniamo che sarà complesso gestire l’integrazione di questa nuova figura professionale.

 

In questo momento, serviva un Piano di assunzioni straordinario di personale infermieristico e di OSS e il potenziamento dal punto di vista formativo dell’OSS con il giusto inquadramento normativo ed economico, non l’introduzione di questa nuova figura.

Per rendere invece attrattiva la professione infermieristica si doveva iniziare ad adeguare gli stipendi alla media europea e darle dal punto di vista giuridico più competenze, favorendo l’evoluzione del percorso formativo universitario con le specializzazioni.

 

Nei tanti interventi, inoltre, si è espressa la difficoltà a gestire l’integrazione di questa nuova figura con un rischio di sovrapposizioni di ruoli e competenze.

Nella sanità moderna, è fondamentale comprendere i ruoli distintivi all’interno delle unità operative nelle strutture e nel territorio: questa figura ibrida creerà solo confusione e sarà difficile il suo inserimento.

Sebbene dovranno lavorare insieme per garantire la salute e il benessere dei pazienti, le loro responsabilità, competenze e percorsi formativi sono significativamente diversi.

 

Gli assistenti infermieri si dovranno occupare principalmente di assistenza e cura di base dei pazienti, come ad esempio la misurazione dei parametri vitali, l’aiuto nell’alimentazione e nell’igiene personale. Cosa che oggi fanno già gli Oss.

La discussione si è concentrata anche sugli aspetti legali e sulla responsabilità professionale civile e penale riguardo ai compiti che potrebbero essere assegnati agli Assistenti Infermieri. che soprattutto nel privato e nel terzo settore saranno difficili da gestire.

 

Gli infermieri laureati hanno l’autorità e la responsabilità di prendere decisioni cruciali per la salute del paziente. Ciò include la valutazione dei rischi, la gestione del trattamento e l’intervento tempestivo in caso di deterioramento delle condizioni cliniche.

 

Gli assistenti infermieri, al contrario, dovranno operare sempre sotto la supervisione di un infermiere. Non avendo le stesse qualifiche, non sono autorizzati ad assumere decisioni in autonoma in situazioni complesse.

 

In caso di errore, la responsabilità legale ricadrà sempre sull’infermiere.

 

La riunione si è conclusa con un impegno collettivo a continuare il confronto e il dialogo sulle azioni da promuovere per evitare di compromettere la qualità dei servizi erogati ai cittadini e al contempo potenziare i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori.

La Uil-Fpl esprime PARERE NEGATIVO sull’introduzione dell’assistente infermiere, che serve solo alla politica del risparmio delle Regioni e dei datori di lavoro privati.

Non serve ai professionisti, non serve ai cittadini e ai pazienti e soprattutto non serve ad una sanità moderna ed evoluta.

La UIL FPL e TUTTO IL COORDINAMENTO SI IMPEGNA A CONTRASTARE QUESTA IBRIDA FIGURA IN TUTTE LE SEDI ISTITUZIONALI E NELLE PIAZZE a partire dal prossimo 19 OTTOBRE alla MANIFESTAZIONE NAZIONALE che si terrà a Roma in Piazza del Popolo dalle ore 10.

 

Report Coordinamento OSS per istituzione figura assistente infermiere