Report sulla prosecuzione della trattativa per il rinnovo del Ccnl Sanità pubblica 2022/24

In data 21/11/2024 si è svolto un ulteriore incontro in Aran per il rinnovo del Ccnl della Sanità Pubblica 2022/24. Durante tutto il corso della trattativa, la UIL FPL ha presentato alcune proposte che, purtroppo, ancora oggi sono state accolte solo in parte, con risposte insoddisfacenti rispetto alle legittime aspettative dei lavoratori e delle lavoratrici della Sanità pubblica.

Continuiamo a rilevare l’assenza di miglioramenti significativi, specialmente sul fronte economico. Il valore delle indennità festive notturne e di reperibilità, così come richiesto da tempo, continua a non essere aumentato. Manca ancora la possibilità di incrementare l’importo dell’incarico di base a tutte le aree.

Rimangono, inoltre, irrisolti aspetti fondamentali riguardanti la fruizione delle ferie, le pause, le reperibilità, l’orario di lavoro, i carichi gravosi e la sicurezza degli operatori.

Manca ancora l’istituzione di nuovi profili tra i quali quello dell’autista soccorritore e dell’avvocato di comparto.

Torniamo a ribadire la necessità di inserire su base volontaria la possibilità di esonero dalle reperibilità e dai turni notturni per il personale che ha compiuto i 60 anni.

Tra i nuovi temi discussi, siamo stati molto critici verso la proposta di aumentare l’indennità di specificità infermieristica e quella di tutela del malato con cifre a dir poco umilianti per i lavoratori e per le lavoratrici (da 2,95 euro a 5,20 euro LORDI per il 2024) e di eliminare l’indennità per l’operatività in particolari UO/Servizi art. 61 ai servizi di Pronto Soccorso.

Per la UIL FPL non sono questi gli elementi con i quali è possibile rendere più attrattive alcune professioni e il lavoro pubblico.

Dopo otto incontri, è chiaro che l’Aran non ha alcuna volontà di migliorare neanche gli aspetti normativi che non avrebbero costi contrattuali.

Abbiamo ribadito come UIL FPL la persistente mancanza di risorse adeguate per questo rinnovo contrattuale, che non ha ancora visto stanziamenti sufficienti a coprire l’inflazione cumulata registrata nel triennio di riferimento. Questo per noi rappresenta un ostacolo insormontabile e un elemento pregiudiziale per la sottoscrizione del contratto.

Aumenti irrisori con importo lordo totale a cui sottrarre quello anticipato come IVC.

La riunione si è aggiornata al 17 dicembre 2024.

In considerazione di quanto emerso nel corso dell’incontro è sempre più forte la nostra determinazione e mobilitazione che ci porterà il prossimo 29 novembre allo sciopero generale per sostenere con forza il necessario cambio di rotta, per restituire centralità e valore al lavoro pubblico e un aumento dignitoso del contratto e non mancette. Il tempo delle elemosine è finito.

Vi aspettiamo in piazza!