Nella giornata odierna, 2 aprile, si è svolto presso l’Aran il tavolo tecnico dedicato alla Polizia Locale. In apertura, l’Aran ha accolto la nostra proposta di istituire un tavolo tecnico per affrontare le problematiche dei piccoli comuni, il cui incontro è stato calendarizzato per il prossimo 30 aprile. In quella sede si potranno programmare ulteriori incontri per trattare altre tematiche.
Per quanto riguarda invece l’individuazione di un’area autonoma delle EQ, l’Aran ha espresso disponibilità a discuterne esclusivamente nell’ambito di un tavolo negoziale e non tecnico. Nel nostro intervento abbiamo ribadito l’importanza di individuare soluzioni per criticità ormai annose, già oggetto di proposte scritte inviate all’Aran nei mesi scorsi.
Nel dettaglio, abbiamo richiesto:
– Il riconoscimento dei tempi di vestizione anche per la Polizia Locale, analogamente a quanto già previsto per il personale sanitario, socio-sanitario e socio-assistenziale.
– Il riconoscimento della giornata di riposo al personale turnista non in servizio durante una festività infrasettimanale.
– Il diritto, in caso di infortunio sul lavoro o malatta conseguente, alla conservazione del posto fino alla guarigione clinica, con piena retribuzione comprensiva del salario accessorio. Abbiamo chiesto che tale periodo non venga conteggiato nel comporto di 18 mesi (estendibile, in casi gravi, a ulteriori 18 mesi).
La possibilità, in casi particolari individuati nella contrattazione decentrata, di attribuire due buoni pasto per le attvità di polizia locale, protezione civile, consultazioni elettorali e referendarie, in caso di prolungamento dell’orario di lavoro. Di considerare le risorse derivanti dai proventi dell’art. 208 del Codice della Strada come risorse extra fondo, non concorrenti al tetto delle risorse disponibili per la contrattazione decentrata, in quanto derivanti da disposizione di legge, analogamente a quanto avviene per gli incentivi tecnici, di beni e servizi e per quelli tributari.
In considerazione del fatto che molti enti (Comuni, Città Metropolitane, Province e Regioni) dispongono di Dipartimenti o Servizi di Protezione Civile, abbiamo chiesto che i relativi lavoratori ricevano adeguate tutele all’interno del Contratto Collettvo Nazionale di Lavoro e siano inclusi nella sezione della Polizia Locale, condividendo istituti contrattuali quali reperibilità, turnazione, indennità di servizio esterno e l’uso dei proventi dell’art. 208. Di recepire nel CCNL l’art. 39 del D.Lgs. 1 del 2 gennaio 2018, al fine di tutelare i dipendenti appartenenti a gruppi di Protezione Civile che, in caso di calamità e su attivazione del Dipartimento Nazionale, hanno diritto alla conservazione del posto e al riconoscimento del trattamento economico e previdenziale da parte del datore di lavoro.
In merito a quest’ultima proposta, l’Aran ha espresso parere negativo circa l’inserimento delle tutele nella sezione della Polizia Locale, a causa dei vincoli normativi vigenti, ma ha comunque aperto alla possibilità di discutere nel merito le proposte presentate. Relativamente all’utilizzo delle risorse dell’art. 208 al di fuori del tetto del fondo, è stato chiarito che l’assenza di una destinazione univoca delle somme previste dalla legge costituisce un ostacolo normativo. Tuttavia, sull’utilizzo dell’extra-gettito in deroga al tetoo, si è registrata qualche apertura da parte di alcune Corti dei Conti regionali.
Infine, abbiamo registrato particolare attenzione sulla questione del festivo infrasettimanale per il personale turnista. L’Aran si è impegnata a proporre una possibile soluzione nel prossimo incontro, durante il quale ci si attende che vengano fornite risposte su tutte le tematiche trattate nella discussione odierna.
Vi terremo costantemente aggiornati sull’evoluzione del confronto.