Sanità. Longobardi/Bonfili (UIL FPL): favorevoli all’inserimento dei MMG alle dipendenze del SSN con inquadramento Dirigenza medica

“Mai come adesso i medici di medicina generale (MMG) si trovano in difficoltà di fronte ad un aumentato del carico di lavoro dovuto all’invecchiamento della popolazione, con pazienti quindi di più complessa gestione, e alla crescita esponenziale della burocrazia che sottrae sempre maggior tempo alla cura e all’assistenza degli utenti. I segnali di disaffezione e di scarsa attrattività della professione sono sempre più evidenti, con giovani che preferiscono una specializzazione accademica rispetto al Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale: serve un’equiparazione anche del processo formativo, con il CFSMG che deve assurgere a rango di specializzazione. I medici più anziani, invece, cercano di anticipare il pensionamento, contribuendo a determinare la carenza di MMG su tutto il territorio nazionale.” Così Rita Longobardi, Segretaria generale Uil Fpl e Roberto Bonfili, Coordinatore nazionale area medico veterinaria Uil Fpl.

“Serve una visione di sistema e di servizio radicalmente diversa, che prenda atto dei limiti della scelta fatta in passato, ovvero quella di affidare le cure territoriali a un corpo di liberi professionisti in convenzione, e pertanto fuori dal SSN, che per essere efficiente non può prescindere dall’unificazione contrattuale di tutti i professionisti che vi operano – proseguono i due sindacalisti, che affermano – in particolare è necessario prevedere che tutti i MMG, cominciando dai giovani a inizio carriera, siano progressivamente inseriti nel SSN come dipendenti con inquadramento nel ruolo della Dirigenza Medica, lasciando la possibilità di scelta ai MMG già in convenzione”, aggiungono Longobardi e Bonfili, che continuano “Ciò consentirebbe di realizzare quell’integrazione organizzativa necessaria a fronteggiare le mutate esigenze, e contestualmente di garantire ai MMG i diritti e le tutele dei lavoratori e con questi il giusto equilibrio vita-lavoro che, insieme ad un piano di assunzioni straordinario e rinnovi contrattuali adeguati, possano restituire attrattività alla professione”.

“Segnaliamo, inoltre, un emendamento al Decreto Milleproroghe che non va nella direzione auspicata e su cui la Uil Fpl manifesta la sua totale contrarietà. Si prevede, infatti, la possibilità per i medici di restare in servizio fino al settantaduesimo anno d’età e senza perdere gli ambiti incarichi da primario” continuano i due sindacalisti, che concludono “serve un intervento chiarificatore urgente da parte del Ministro Schillaci e una riforma strutturale del SSN, che investa sui medici e su tutti i professionisti, per continuare a garantire il diritto alla salute gratuito, pubblico e universale”.