“Pensare di colmare l’evidente carenza di personale nella sanità pubblica attraverso il coinvolgimento dei farmacisti nell’erogazione dei servizi e in particolare nella diagnostica, è una soluzione illusoria e potenzialmente dannosa per la qualità della prestazione e la salute del paziente”. Così Rita Longobardi, Segretaria Generale della Uil-Fpl Nazionale che sulla questione affrontata nel Ddl Semplificazioni prima e riproposta nel Ddl Liste d’attesa all’art.10 poi, aggiunge “fermo restando l’indiscutibile professionalità e preparazione Farmaco scientifica della categoria, è evidente che i farmacisti, per differente percorso accademico e professionale, avrebbero bisogno di un’adeguata e specifica formazione e di un’abilitazione giuridico/legale per effettuare, tra le altre cose, gli esami di laboratorio.
Come Uil-Fpl – prosegue la Segretaria – continuiamo a ripetere che gli interventi necessari per salvare il nostro SSN sono altri, a cominciare dal rinnovo dei contratti e da un piano straordinario di assunzioni di tutto il personale sanitario e sociosanitario, per proseguire con l’azzeramento degli sprechi in Sanità nei bilanci regionali che, puntualmente, ogni anno, le sezioni regionali della Corte dei Conti segnalano al Paese, fino all’utilizzo di risorse per la produttività e gli incarichi, per la valorizzazione professionale e la riqualificazione di tutte le lavoratrici e i lavoratori del settore”. “Infine – conclude Longobardi – è necessario procedere con la ratifica della riforma del Mes”.